giovedì 9 agosto 2012

Pizza al testo

Venti anni fa ho conosciuto la pizza al testo, una cosa buonissima che fanno a Todi, viene cotta su una teglia di ghisa, che può essere messa sul fuoco, scaldata e dove poi si lascia cuocere la pizza.

Io ho rivisitato la loro bontà usando le farine alternative a quella di grano comunemente usata , sempre biologiche ed integrali, ma questa volta ho aggiunto anche la farina di lupino, l'esperimento è perfettamente riuscito, sia come estetica, ma soprattutto di sapore. Oltre a guadagnarci il nostro stomaco nella digestione, si sente bene anche il pancreas, che non deve secernere la famosa insulina, diventata grazie alle più gettonate diete, un incubo alimentare, ricordiamo che senza non è possibile la vita.



Pizza al testo a modo mio







Ingredienti per una pizza per 6 persone:

200gr di farina di manitoba integrale o altra farina

100gr di farina di tapioca

200gr di farina di lupino

un cucchiaino di bicarbonato di sodio

un cucchiaio di olio di oliva

acqua qb



Mischiare insieme le farine con il bicarbonato, mettere tutto in una terrina, aggiungere l'olio e l'acqua, impastare bene, deve risultare morbido e non deve attaccarsi alle mani. Lasciare riposare per un'ora coprendolo con della pellicola trasparente, sulla quale avremo cosparso un poco di olio per non farla attaccare alla pasta.

Mettere il testo di ghisa sul fornello perchè diventi caldo, altrimenti la nostra pizza si attaccherà al fondo, stendere la pizza lasciare a fuoco basso fin quando non si formerà una crosticina croccante, a questo punto girare la pizza e lasciare cuocere dall'altra parte.

E' ottima da sola, ma soprattutto se accompagnata dal buon prosciutto, o dalla meravigliosa verdura tipo cicorie, dallo stracchino, insomma a voi la fantasia. Debbo confessarvi che è ottima anche con del cioccolato spalmabile alle nocciole.



Un mondo di fantasia e buon Ferragosto.

Doriana

P.S.: vi consiglio di proseguire la vostra istruzione su cosa sono i lupini sul sito atomitodi.it con la news n°19

martedì 7 agosto 2012

Il lupino antica pianta dai meravigliosi prodigi

Forse non conoscete i lupini, o fusaglie come si dice a Roma. Questa pianta che cresce anche spontanea è ornamentale, ma il motivo per cui ve ne parlo è prettamente alimentare. Voi direte "e adesso ci mettiemo a mangiare le piante da giardino?" Del lupino si usano i semi e si produce una farina stupenda, tantissime proteine vegetali, molte di più della soia, e pochissimi grassi. Cosa ne facciamo? Ma la usiamo in cucina nei modi più disparati, dolci, pane, addirittura se ne fanno gelati. Adesso però viene il bello, perchè vi domanderete" ma dove la troviamo? "E per questo che sono qui, per darvi le dritte che vi possono servire a vivere meglio, a mangiare sano e in modo dietetico. Non vi sto ad annoiare troppo sulle qualità fitoterapiche della pianta non è questo il sito, ma a tutti ricordo A.T.O.M.I dove troverete tra poco un articolo capace di fornirvi tutte le spiegazioni sulla medicina naturale. Qui invece vi regalo un indirizzo dove poter comprare delle farine alternative al solito grano, ma soprattutto farine biologiche integrali. Il sito è TIBIONA, dopo che vi sarete procurate le farine seguite le mie ricette adesso ne trovate due, ma proseguirò nella sperimentazione e vi farò sapere.



Polpette di agnello alla curcuma e farina di lupino





Ingredienti per 4 persone:

600gr di polpa di agnello

1 cucchiaio di curcuma

6 pomodori rossi

odori dell'orto freschi (erba cipollina, timo, salvia)

3 cucchiai di farine di lupino

1 limone biologico

3 cucchiai di olio di oliva

sale qb



Per prima cosa maciniamo o ci facciamo macinare la carne di agnello, io ho usato la coscia perchè più magra, aggiungere la curcuma, formare delle palline non molto grandi, passarle nella farina e lasciarle riposare.

Intanto in una padella larga mettiamo dell'olio di oliva, i pomodori lavati e tagliati a pezzetti, gli odori e lasciamo cuocere per 10 minuti circa, a questo punto aggiungiamo un bicchiere di acqua lasciamo ancora 5 minuti sul fuoco e adagiamo le nostre polpette e una bella grattuggiata di buccia di limone, mettiamo un coperchio e lasciamo andare ancora per altri 15 minuti girandole con attenzione. Spegnere il fuoco e buon appetito. Le ho servite con delle melanzane, che è ortaggio di stagione, cotte in padella con poco pomoro fresco odori e della curcuma.





Per rallegrare la tavola e soprattutto l'umore un dolce al cioccolato.



Olimpiadi di cioccolato







Ingredienti:

3 uova

200gr di zucchero

200gr di farina manitoba integrale

100gr di farina di lupino

50gr di farina di riso

1/2 bicchiere di olio di oliva

1 bicchiere di latte di capra

50gr di cacao amaro

1 bicchiere di goccie di cioccolato fondente

1 bustina di lievito per dolci



Mettere le uova e lo zucchero in una terrina sbattere bene le uova, aggiungere poco per volta le farine, precedentemente mescolate tra loro, lentamente unire l'oilo, il latte, il cacao, le gocciole, ed in ultimo la bustina di lievito. Ungere una teglia da forno o usare la carta forno, porre il composto e mettere in forno precedentemente riscaldato a 180° ventilato, lasciare cuocere 20/25 minuti circa.

Voglio darvi un consiglio, per aggiungere il lievito unirlo sempre a poca farina mescolati tra loro, unire al composto solo alla fine della preparazione e girare lentamente con un cucchiaio, in questo modo il dolce lieviterà in maniera uniforme.



Buone olimpiadi

Doriana