venerdì 21 ottobre 2016

SI o NO...

Non volevo toccare questo argomento, per non sollevare troppe polemiche, ma soprattutto perché mi definisco ignorante (quindi Essere che ignora!), in questo argomento.
D'altra parte non ho seguito studi in materia politica e la mia ultima idea di costituzione me la sono fatta circa 40 anni fa, alle scuole medie, dove ti facevano studiare educazione civica. Poi da grande ignorante ho lasciato fluire e perdersi nel tempo tutto quel poco che sapevo.
Adesso mi ritrovo in questo dilemma si o no, a voler parlare di una cosa che non conosco che non saprei classificare nel bene o nel male.
Cerco allora di andare a spulciare tutto lo scibile che trovo su questa fonte inesauribile di sapere, internet. Mi faccio una cultura sugli articoli che verranno modificati, una serie infinita di numeri che vanno dall'articolo 55 per arrivare al 70, per poi avere innumerevoli comma che vanno ancora a modificare il già modificato, per poi accorgermi che negli anni sono state fatte non si sa quante modifiche su modifiche, ed aggiornamenti delle modifiche; per constatare che ogni governo ha messo mano alla Costituzione portando aggiornamenti, emendamenti, insomma una grande confusione! Chiudo tutto e torno alla semplicità, cosa poi comporta questa modifica, che viene riportata come una grande innovazione e che ci porterà sicuramente ad un miglioramento fantasmagorico, dove se vincerà il SI, economia e politica  saltelleranno insieme per prati verdi e pieni di meraviglie che fino ad ora non avevamo visto, e se vincerà il NO tutto questo non avverrà ci saranno grida e stridore di denti.
Allora sono andata a leggere quelli che pensano che il NO sia la cosa più giusta, il professore Francescomaria Tedesco, filosofo del diritto e della politica ci dice molto chiaramente che spesso il nuovo non è sempre il meglio, che ultimamente si è abusato della parola "nuovo" come se poi ci portasse dei veri benefici.
Parlare di cambiamento quando poi dagli stessi sostenitori di tale riforma viene messo in dubbio la perfezione della riforma Boschi.
Bello il riferimento storico che il prof. Tedeschi fa tra vecchio e nuovo, dove il vecchio lo riporta al tempo dei greci dove i cambiamenti erano cose da non auspicarsi e dove le leggi venivano protette con un sistema tenuto da una apposita commissione.
Fantastico anche l'episodio di Epizefirì Zaleuco, mitico promulgatore di leggi aveva previsto la legge del laccio, dove ognuno che voleva proporre una nuova legge doveva farlo con un laccio intorno al collo.
Riporterei in funzione questa legge, immaginate un laccio intorno al collo della splendida Boschi, mentre dalla sua serafica beltà ci lancia contro tutta questa buriana di articoli, leggi, che cambiano e promulgano altri articoli, con tutti questi numeri che sfido anche il più grande matematico a ricordare e soprattutto a ricollocare al posto giusto.
Perché votare NO a tutto questo: si tratta di una riforma non legittima, perché prodotta da un parlamento eletto con una legge (Porcellum) dichiarata incostituzionale; anziché superare il bicameralismo paritario renderà ancora più confusa la situazione creando conflitti di interesse; ed altre che non riporterò per non farvi smettere di leggere!
Per par condicio riporto anche le motivazioni del SI: Girorgio Napolitano dice: "le due debolezze fatali della storia sono stati la minorità dell'esecutivo e il bicameralismo perfetto"; addio bicameralismo, si supera finalmente il ping pong tra Camera e Senato con notevoli benefici in termini di tempo; diminuzione dei parlamentari; abolizione del CNEL con una diminuita spesa; l'altro lo lascio alla vostra sapienza e curiosità!
Vi dico francamente che non mi fido di tutti questi Grandi della terra, che stranamente si preoccupano e si impicciano della nostra Costituzione, quindi per non capire molto, la cosa mi preoccupa; cosa c'è sotto a tutta questa adulazione da parte di Obama nei confronti del nostro Ministro Renzi, tutti vogliono spingerci a votare SI, ma che abbiano interessi personali a che questo avvenga?
Quindi siccome mi oppongo a tutto questo smielato accanimento verso il popolo Italiano dico un bel NO!
Va bene cambiare, ma per stare meglio, non per rendere questa già confusionaria Costituzione,  una bolgia infernale, dove non riusciremo più a comprendere cosa spetta alla Camera, e di cosa deve occuparsi il Senato.
Da grande ignorante rispondo che non so cosa rispondere! Mi sembra comunque che si faccia perno proprio su questa dilagante ignoranza di fondo, dove spesso noi cittadini italiani lasciamo fare per pigrizia, per poco interesse, per molta disinformazione, mettendo tutto in mano agli altri, quelli esperti che si occuperanno del nostro futuro, per poi recriminare che abbiamo dei politici corrotti, inadeguati, incompetenti, ed altro ancora (lascio a voi altri appellativi!), ma vorrei ricordare a tutti noi che spesso abbiamo quello che abbiamo desiderato, non posso dire in questo caso votato, perchè così non è stato.
Vi regalo ancora delle parole molto forti:
"Lo stolto che conosce la propria stoltezza è saggio almeno per questo: lo sciocco che si ritiene un saggio, quegli veramente è ciò che si chiama scemo!".
E poi c'è quest'altra che trovo molto vicina a noi popolo!

"Quando il popolo non teme il temibile, arriva il grande terrore"




La vostra ignorantemente ignorante

Doriana

Ma che lavoro fa Arthur?...

Non so se vi è capitato di vedere la nuova fiction della RAI, il titolo è "L'Allieva", interpretato da Alessandra Mastronardi; ve la ricorderete in una serie tv di qualche anno fa che era intitolata "I Cesaroni", un cast con nomi interessanti come Lino Guanciale e Martina Stella.Una serie in 12 puntate, tratta da un romanzo di Alessia Gazzola.
Tutto si svolge in un ambito di medicina legale, quindi medici che si occupano di autopsie, lavorano su persone morte in modalità poco chiare, o come spesso capita morti che sembrano quasi naturali per poi avere o presentare anomalie che fanno supporre un omicidio.
Chiaramente la mente di tutto questo è lei Alessandra che nella fiction si chiama Alice. Lei è fidanzata con questo ragazzo fantasma che si chiama Arthur, che forse si occupa di giornalismo, o di fotografia o non so di cosa, ma da quando è iniziata la serie, Arthur si vede per qualche minuto, parla per qualche secondo (forse riesce a sillabare alcune semplici parole!), e poi misteriosamente riparte, per non si sa quale posto del mondo, non si sa per quale ragione al mondo, non si sa a fare cosa....ma cosa fa questo Arthur?
Lei che lo ama da impazzire, lui che esprime a malapena il fatto che lei esista. Ogni volta che vedo, per poco tempo, una puntata mi torna in mente sempre la solita domanda: "ma Arthur che lavoro fa?".
Guardate questa fiction non molto edificante per la Rai, banale e già con un ruolo troppo usato, anatomo patologi che si orientano poco nel loro lavoro, annaspando in queste orgie di omicidi facilmente risolti da una così carina ragazza che si trova in quel posto come apprendista di un lavoro che credo poco felice.
Una recitazione oserei dire da liceo o poco più, delle azioni che lasciano presagire chissà che cosa per poi diventare dei banali omicidi che se ci fosse Agatha Christie arrossirebbe difronte a tanta elaborazione del giallo.
Per capire bisogna vedere e se ci riuscite ad arrivare alla fine senza addormentarvi siete veramente bravi, a me non è mai successo!

Vi lascio una piccola ricetta che non vi rechi troppo fatica digestiva!


Paccheri in fila



Ingredienti per 4 persone

300gr di paccheri
200gr di ricotta freschissima mista
1 tartufo nero

per il condimento:

basilico fresco e profumato
1 cucchiaio di ricotta
2 cucchiai di nocciole tostate e macinate


Cuocere i paccheri in molta acqua, lasciarli al dente, farli asciugare su uno strofinaccio,  preparare in una terrina la ricotta setacciata ed il tartufo grattugiato, aggiungere il sale ed un filo di olio evo. Amalgamare bene gli ingredienti, prendere i paccheri e riempirli, disporli in una teglia. Intanto in un mixer mettere il basilico lavato ed asciugato, aggiungere la ricotta l'olio e frullare aggiungere in ultimo le nocciole. Condire i paccheri con il pesto e servire freddo, in estate è un piatto unico e favoloso. Se invece lo volete caldo potete infornare in forno a 200° per circa 15 minuti e servire.



Buon appetito e cercate di non morire in modo strano...potrebbe arrivare Alice e proporvi una serie televisiva!

La vostra sempre attenta e pronta "polemica"

Doriana




venerdì 7 ottobre 2016

Chi ben inizia....

Ieri è stata veramente una bella giornata, voi direte "ma se era nuvolo e pioveva", il tempo non era tra i migliori ed oggi è anche peggio; ma per me è stato un giorno di una intensità, dopo tanto faticare la meritata ricompensa!
Grazie a tutte le persone che sono intervenute alla lezione di yoga, è stata una lezione veramente bella ed intensa, piena di emozioni che si sono tramutate in una forza inimmaginabile!
Spero che sia solo l'inizio di un lavoro importante che potremo fare su tutte noi, conoscere lo yoga è stato per me un cambiamento emozionale fortissimo è avvenuto 12 anni fa, passando per un periodo particolare della mia vita, ho scoperto che fermarsi e guardarsi dentro mi aiutava a ritrovare il centro.
Ho iniziato a fare sport all'età di otto anni, all'epoca nella mia città esisteva solo una palestra, ed era tenuta da un professore alto e dinoccolato che adorava il basket, è iniziata così la scalata verso altre discipline, attività motorie, l'agonistica, le palestre. 
Poi sono arrivata a chiedermi a cosa servisse tutto questo annaspare in un' atmosfera fatta di musica assordante, corpi che tentavano di fare sempre più esercizi, sempre più faticosi e pesanti! Mi dicevo che mi scaricava, che riempiva i miei vuoti, le mie mancanze, mi dava una bella forma, e soprattutto non mi faceva pensare. 
Ed è proprio da questa ultima affermazione che ho conosciuto lo yoga.
Quando un solo pensiero assillante occupa la tua mente, diventa ossessione, non ti lascia respirare, a questo punto comprendi che non possono essere  le solite discipline ginniche che ti aiutano nel superare quel momento per te drammatico.
Ma è assolutamente il SILENZIO, fare SPAZIO, nella tua mente, alleggerendo la motilità esasperata del tuo pensare. 
Fermarsi, ascoltare il nulla, amplificare il silenzio, bloccare le emozioni che ti sovrastano, la meditazione, le asana, il pranayama, la lentezza esasperata, riportano stranamente il corpo alla salute mentale, psichica ma soprattutto quello che nessuna medicina riesce a fare, la salute dell'ANIMA.
Non bisogna avere doti di giocoliere o di funambolo, per fare yoga, si deve solo seguire l'armonia che ogni asana regala creando e ristabilendo, quella forma non visibile, non palpabile che è l'ENERGIA!
Grazie a tutte quelle persone che sono arrivate con un bagaglio personale, ma che hanno avuto la curiosità e la necessità di conoscere questa parte importante del movimento, attraverso un fluire armonico dell'energia contenuta nei meridiani, che continuano a regalare la vita ai nostri organi.

" Le asana, uno degli strumenti fondamentali dello yoga, aiutano il praticante a crescere fisicamente e spiritualmente. Secondo gli antichi saggi, dedicandosi con tutto il cuore alla pratica dello yoga si diventa padroni del proprio tempo e della propria vita"





Namastè

Doriana

martedì 4 ottobre 2016

Truffa all'autogril....

Giorni fa viaggiando in autostrada, verso Pisa, ci siamo fermati come spesso accade , per una sosta all'autogril, (per riservatezza non metto dove), e mi sono trovata ad osservare una truffa.
Si proprio una truffa, sapete quelle che spesso abbiamo visto sui film del grane Totò, dove il turista viene preso di mira con le solite storie truffaldine, ben ideate, ma poco edificanti per il nostro popolo fatto anche di persone oneste!
Allora ci rechiamo alla cassa e prendiamo il nostro orzo in tazza grande, dietro di noi un signore straniero, forse francese o come diceva Marco spagnolo; comunque non parlava bene l'italiano, ma secondo me si faceva capire molto bene!
La cassiera si fa ripetere più volte cosa desiderasse, e lui molto pazientemente ripete "un croissant e due cafe au lait", mi sembrava chiaro che desiderava un "cornetto con due cappuccini".
Bene, questa formulazione la signora gli l'ha fatta ripetere almeno sette volte, e sembrava che avesse capito la richiesta terrificante dello "Straniero".
Il signore prende lo scontrino e si sposta al banco del bar, dove ricomincia la farsa, la barista chiede cosa desiderasse, e lui riconferma la sua richiesta, croissant e cafe au lait, la signora fa notare che il suo scontrino riportava solo un croissant, ma lui aveva pagato, e si ricordava perfettamente, anche 2 cafe au lait, che stranamente l'altra signora si era guardata bene dal riportare sullo scontrino appena fatto.
Nasce una diatriba tra i due, il signore un poco indispettito chiarisce che lui aveva pagato quello richiesto. A questo punto da dietro l'altro banco esce quella del misfatto ed in modo repentino dice alla sua collega "dai, dai l'ho fatto io lo scontrino", questa come se avesse confermato una sorta di parola magica, dice di aver capito, ed inizia un'altra farsa quella del significato del cafe au lait, che voleva mettere in 2 bicchieri di vetro tipo aperitivo e lui dice di no, allora prende 2 bicchieri di carta tipo quelli che si usano per le bibite, e lui dice ancora di no. A questo punto stanca di tutto questo indico al signore la mia tazza e lui  sfiduciato fa segno che era quella che voleva; una semplice tazza in ceramica bianca dove bere il suo cappuccino.
Tutto questo per far notare la nostra idiota scortesia rispetto agli stranieri ospiti nel nostro meraviglioso paese, ma soprattutto per far presente a tutti voi di controllare gli scontrini che vengono emessi sugli autogril, dove mi sembra facile che i signori, spero non tutti, che ci lavorano decurtano in modo quasi pedissequo le consumazioni!
E poi ci facciamo forti urlando a squarciagola che i nostri politici sono dei ladri, ma non rappresentano in maniera perfetta la nostra popolazione?


Un abbraccio a tutti come sempre pieno di buone speranze e di grande forza!


Doriana



Vi inserisco come faccio spesso una ricetta, vista la polemica un po' salata ve la contrasto con il gran dolce di questa crostata!


Crostata di crema e fragole

Ingredienti per 8 persone:

per la pasta frolla:

500gr di farina manitoba biologica
3 uova
300gr di zucchero
200gr di burro o di ghee

Per la crema:
2 uova freschissime
2 cucchiai di farina di manitoba biologica
1 lt di latte di capra
scorza di limone biologico

Per la farcitura:

500gr di fragole fresche

Per la gelatina potete usare quella in fogli, ne bastano 3 o 2 a seconda della grandezza


Per la frolla vi rimando al mio post La Dama delle crostate, troverete come fare l'impasto della pasta frolla. Per la ricetta e la preparazione della crema vi faccio leggere l'altro post I Bignè di zia Pasqua.
Quando avrete impastato la frolla, lasciatela riposare, e preparate la crema pasticcera che lascerete freddare. Foderate una teglia della forma che preferite e disponete la pasta frolla bucherellando il fondo con una forchetta, disponete un altro foglio di carta forno sopra la pasta e coprite con dei ceci. Infornare a forno già caldo per circa 30 minuti a 180°. Nel frattempo lavate e fate asciugare su un panno pulito le fragole, tagliatele a metà e mettetele a scolare su uno scolapasta, in modo che lascino andare il liquido in eccesso.Preparate nel frattenpo la gelatina, mettete i fogli in acqua fredda mentre in un pentolino fate scaldare due cucchiai di acqua con 2 cucchiai di zucchero, strizzare bene i fogli  e metterli nel pentolino lasciare sciogliere. Quando la base è cotta lasciare raffreddare, a questo punto componete il vostro spettacolare dolce, mettete sulla base di pasta frolla la crema, e disponete in modo ordinato le fragole, versare la gelatina ancora calda, e riponete in frigo.
Il dolce va presentato e soprattutto mangiato freddo. E' un dolce che si presta ad essere preparato anche con molto anticipo può essere surgelato, si presenta sempre in modo superbo, ed è fantastico!

Provatelo e fatemi sapere!


Nel periodo quando non sono disponibili le fragole possiamo usare altra frutta, tipo kiwi, uva, mandarini, arance o quello che più vi piace.