venerdì 30 gennaio 2015

Aspettando il presidente....

Cosa dire...non sono così ansiosa di sapere chi cercherà di far navigare questa barchetta italiana, c'è sempre chi si dispera per uno o l'altro dei candidati facendo sembrare tutto questo molto impegnativo e poco politico. 
Sono sicura di una cosa, il Presidente si conosce già, ci si batte o dibatte per dei nomi che a volte sono anche poco veritieri e del tutto improbabili. 
Renziani o non renziani, di sinistra o di destra, quelli che poi non appartengono che a se stessi, alle loro idee molte e  massimamente confuse.
Ma siamo certi che tutto avviene nella norma e nella legge?
Si fanno giornate di dibattiti e di speciali tg, vedi la 7, che continua a tenere al freddo e al gelo dei poveri giornalisti, pronti alla chiamata dell'espertissimo Chicco.
Riempire giornate di nulla, senza parlare di niente, facendo leva su entusiasmi che non abbiamo più, quando la prima cosa che hanno detto che si sarebbe aspettato la quarta votazione, così con il minor numero si farà questo Presidente, già incoronato da Renzi, e poi chi ci dice che l'opposizione berlusconiana si opporrà!!!
Mi sembra tutto un manicomio!
Quanto parlare senza arrivare a definire la vera situazione, stremati dal freddo e dalle chiacchiere, ci si ritrova a lavorare di fantasia, nella speranza che si possa trovare una soluzione al momento poco catartico.
A volte penso che non ci sia neanche la voglia di far sembrare vere le cose che dicono, un giorno siamo nella totale disperazione economica e finanziaria, un altro giorno ci ritroviamo ricchi e con l'economia in risalita, ma insomma come stiamo veramente?

Bene voglio dirvi una cosa assolutamente sciocca, facciamo finta che "tutto va be'..tutto va be'", sentiamoci ricchi, felici e con le nostre economie belle arzille, guardiamoci intorno e troviamo il nostro"centro di gravità permanente", e andiamo avanti!

Come è mio solito vi saluto con una ricetta semplice ed economica!


Tortino di alici della mamma


Ingredienti per 4 persone:
500gr di alici
1 mazzetto di prezzemolo
3 cucchiai di pangrattato
olio evo qb
sale qb


Fatevi pulire le alici dal vostro pescivendolo di fiducia e fatevi dare anche delle alici freschissime.

In una teglia mettete dell'olio, del pane grattato, e disponete perbene la metà delle alici, salate e mettete il prezzemolo lavato e tagliuzzato, un poco di pane grattato, altra fila di alici condite come prima, disponete nel forno caldo per circa 20 minuti.
Potete mangiarle calde, ma possono essere servite anche fredde!

Vi ricordo che il pesce azzurro costa poco, è pieno di omega 3, e poi lo trovo buonissimo!


Con tanto calore vi abbraccio!


Doriana

giovedì 29 gennaio 2015

Brrr che freddo...

Ogni giorno che passa sento sempre più freddo, inizio a pensare che mi sto' surgelando!
Le previsioni pessimistiche sul tempo sono innumerevoli, che domani piove è quella più allegra, fino ad arrivare ad una tempesta di neve. 
Odio il freddo e il suo gelo e la neve spero solo che passi velocemente anche febbraio, arrivare a vedere la luce e uno spiraglio di sole a marzo, azzardo anch'io delle previsioni; vedo e prevedo in arrivo tanto sole e la bella stagione, il caldo tepore del sole sulla pelle, la luce che inebria le giornate. 
Deve arrivare la primavera e poi l'estate, sicuramente ci lamenteremo del caldo....io vedrò di ricordare l'estenuante freddo che mi stringe soffocandomi in questi giorni, così da apprezzare e non lamentarmi in quei giorni che verranno!
Per scaldarci ci vuole qualcosa di speciale,cioccolato svizzero, ultra buono, coccoloso, scaldante non tanto ingrassante, e poi quando è speciale una cosa si può mangiare senza ingrassare, riempitevi gli occhi, e respirate, posizione del "loto" e....mangiate, mangiate, mangiate!!!


Cioccolatiamo yogando!!

Doriana

lunedì 19 gennaio 2015

Felicità....

Svegliarsi la mattina e rendersi conto che c'è il sole, questa è felicità. 
A volte la cerchiamo in cose difficili da avere e da trovare, mentre basta poco la felicità la possiamo trovare dentro di noi, riacquistando l'unicità di ogni essere, tornare e ritrovare "te stesso". 
Spesso ci lasciamo prendere dalla nevrastenia del "fare", cercando altrove quello che ci rende felici e sazi. Ma spesso sono cose che lasciano il vuoto, senza regalarci niente di nuovo o di bello.
Sentirsi in una gabbia, a volte la vita ci chiude le porte, o forse siamo noi che ci chiudiamo per paura di uscire e assaporare quello che semplicemente ci viene donato tutti i giorni. 
Le giornate insipide e vuote, fatte di routine, azioni che si eseguono in modo automatico, sorrisi scontati senza entusiasmo, gesti che si ripetono senza voglia o interesse.
Perché non provare a rendere semplice la nostra giornata dando gusto ai piccoli gesti, spontanei che rendono vitale e allegra anche una giornata semplice, fatta di lavoro, di famiglia, delle solite cose, che se guardate con occhi diversi assumono dei colori nuovi. 
La felicità non è solo quello che ci circonda, non dipende da quanto possediamo, dall'aver sofferto molto o poco, da quanti dolori o gioie abbiamo vissuto. 
La felicità è come una sorgente di acqua viva che nasce da dentro, sgorga con la forza e l'irruenza che viene dall'energia come tale.
La felicità non è legata al pensiero ma alla parte creativa e pratica della nostra vita, non dobbiamo desiderare di essere diversi, ma imparare ad amare quello che siamo.
Basta guardare la natura se si nasce fiore non si può pensare di essere un gatto, seguire la nostra natura è già felicità. 
Guardiamo la nostra vita ed impariamo ad amarla, con il bello ed il brutto, essere felici significa imparare a crescere, nessuno ce lo può insegnare ma lo possiamo e lo sappiamo fare.
Vivere il momento essere "qui ed ora", questa è la felicità.
Voglio anche dare un piccolo consiglio, il cervello ed il nostro intestino si somigliano, sia anatomicamente, per tutte quelle tortuose spire, sia fisiologicamente; tutti e due assorbono dall'esterno, l'intestino, il cibo ed i suoi nutrimenti, il cervello notizie ed emozioni. 
Tutti e due eliminano quello che non gli serve, l'intestino con le feci, il cervello dimenticando.
E allora purifichiamo e teniamo sgombro il nostro intestino ed avremo sicuramente meno ristagno nel nostro cervello. 
Mangiare bene, molte verdure, poca carne, tanta frutta e pochi dolci, porteranno una giusta salute intestinale. 
Liberarci dai pensieri ossessivi, stagnanti, ripetitivi, facciamolo con la meditazione e la pratica dello yoga.
Ritrovare se stessi nel silenzio, nelle asana, imparare a non fermarsi sui nostri pensieri, sgombrare dalle ansie inutili la mente, solo così potremo ritrovare la "Felicità".





Una buona riflessione...
"Una mente intelligente che non si collega con il cuore è una mente incolta"

Doriana

giovedì 8 gennaio 2015

Astrologicamente parlando... il Capricorno


Chiudiamo il repertorio astrologico con il Capricorno, segno zodiacale che va dal 21 dicembre al 19 gennaio, si entra nel pieno dell'inverno, la stagione più fredda e dura, la natura addormentata non regala frutti, serve il massimo sforzo per assicurarsi la sopravvivenza. Segno di Terra, Femminile, Cardinale, governato da Saturno, corrsiponde alla costituzione nervosa.
La Terra del Capricorno è dura e gelata, arida e fredda, infatti, questo è un segno molto severo, austero e di grande determinazione, ha scritto in sé le difficoltà e le capacità di sacrificare i piaceri per poter raggiungere scopi elevati e duraturi. Il vero animale araldico del Capricorno è lo stambecco, animale pesante e assorto, ricorre alla sua eccezionale muscolatura solo per arrivare sulle alte vette, dove piccoli pascoli lo sacrificano per avere il privilegio per vedere il mondo sotto di sé. Così spesso si comporta il nativo Capricorno paziente, tenace, con poco entusiasmo e di poche parole, ma dall'ambizione notevole e di una grande forza di volontà.
Di natura pessimista e diffidente, conta molto sulle proprie forze, non lasciando spazio al caso, tanto meno si affida alla fortuna o all'aiuto degli altri; ha obiettivi precisi e pianifica la sua azione, a volte anche tutta la sua vita.
Fondamentalmente materialista, da molta importanza agli aspetti concreti della vita in quanto per lui solida garanzia del futuro, riesce a dosare le proprie energie e risorse, è molto oculato e risparmiatore.
Non bisogna comunque tralasciare la componente ascetica, che a volte può portare a vie spirituali o filosofiche. Molto razionale, riflessivo, con un'intelligenza analitica, a volte lento nelle realizzazioni, meditate profondamente, di natura indipendente, autoritaria, se non può prendere posizioni direttive preferisce fare da solo.
Limitatamente socievole, mette sempre al primo posto i propri obiettivi, riservato e schivo, tiene rigidamente sotto controllo l'emotività, reprimendo le emozioni e nascondendo i sentimenti, in questo modo si è guadagnato la reputazione di segno freddo, malinconico e burbero.
Non è in effetti un prodigio di cordialità, spesso eccedo con l'autocontrollo e con giudizi molto rigidi, moralistici che non lasciano spazio alla compassione.
Bisogna riconoscere però al Capricorno la non ipocrisia, anche nei rapporti familiari riesce a guardare la situazione in maniera molto realistica senza cadere nella retorica dei luoghi comuni, sulle mamme sante e su padri degno di venerazione.
I suoi sentimenti sedimentano con lentezza, la sua stima è molto difficile da guadagnare ma diventa inossidabile, e da prova di grande fedeltà e dedizione per le persone che ama. La giovinezza non è un'età felice per il Capricorno, che lascia spazio alle amarezze, negandosi il piacere della spensieratezza, si lascia assorbire dalle responsabilità anche quando potrebbe farne a meno. Negli anni, invece, acquisisce maggiore sicurezza di sè e attenua il suo pessimismo, raggiungendo spesso delle posizioni solide. Nell'età matura, può avere maggiori soddisfazioni e raggiungere il suo traguardo più importante, quello della saggezza.
I nativi spesso si realizzano in maniera lenta, faticando e impegnandosi, non troviamo l'intervento della fortuna, le potenzialità del destino arrivano con un certo ritardo, ma una volta conquistata la vetta è loro per sempre.
La loro grande riservatezza può sconfinare in freddezza e indifferenza per i propri simili, la diffidenza può portare all'egoismo, la loro sobrietà e parsimonia innata li può condurre ad una vita frugale e portata alla'avarizia. L'ambizione può modificarsi in avidità di potenza e possesso materiale, il loro voler difendere il proprio spazio vitale può portare a prevaricazione, durezza verso i più deboli compiacenza verso chi ha potere.

Anatomicamente, il Capricorno corrisponde alle ginocchia, governa lo scheletro umano, la dentatura e la pelle. La resistenza dello scheletro agli attacchi del tempo è simile alla resistenza fisica dei nativi di questo ciclo stagionale, che pur apparendo gracili o malaticci, specie nell'età infantile, mano a mano che avanzano negli anni diventano sempre più robusti e resistenti raggiungendo spesso la longevità. I mali più frequenti del Capricorno sono spesso slogature, fratture e lesioni, specie alle ginocchia. inoltre è facile la formazione di sinoviti e borsiti, sia di tipo acuto che cronico. L'estrema sensibilità all'umido li porta ad affezioni reumatiche e atritiche. I denti sono un altro punto debole dei nativi che spesso ricorrono all'odontoiatria.
I Capricorno nel periodo adolescenziale soffrono di impurità di pelle, foruncoli o anche giovbanile, dovuti in buona parte a somatizzazioni di una fondamentale insicurezza, con rifiuto di accettrasi così come sono, unito a misantropia e pessimismo.
Saturno, il paianeta cher egge il segno, simbilizza la cristallizzazione, la condensazione, la spoliazione. Esspo ha il potere di bloccare gli organi che sono sotto la sua infleunza, per cui tutte le malattie osteo-articolari sono legate anche al Capricorno, inclusa la decalcificazione delle ossa, o le vere e proprie artrite, cioè le affezioni di natura infiammatoria che colpiscono le giunture.

Come Fiore di Bach, consiglio ai nativi del Capricorno, MUSTARD, per la profonda tristezza a volte inspiegabile, e anche per quelle depressioni che non hanno causa. 
WATER VIOLET per tutti i Capricorno che amano stare da soli, per fargli accettare la libertà dalle opinioni altrui e portarli ad una indipendenza tranquilla e intelligente.
Come fiori austrlaini, consiglio TALL YELLOW TOP, un fiore che è indicato per l'isolamento e la solitudine, è il rimedio per la manacanza d'amore perchè riconnette la mente al cuore, questo fiore al Capricorno renderà finalmente la sensazione di appartenere ad una casa, l'accettazione anche di se stessi e degli altri.
"Ora sono in grado di esprimere i sentimenti del mio cuore.
Ora sto aprendo il mio cuore ed entrando in contatto con altrre persone e con la Madre Terra"

A tutti i carissimi Capricorno tanti auguri, in particolar modo faccio gli auguri a mia figlia Eleonora, a mia madre Mariangela, alla mia carissima amica Marina, un abbrqaccio fortissimo anche se a volte le loro spine pungono.
Doriana