giovedì 8 gennaio 2015

Astrologicamente parlando... il Capricorno


Chiudiamo il repertorio astrologico con il Capricorno, segno zodiacale che va dal 21 dicembre al 19 gennaio, si entra nel pieno dell'inverno, la stagione più fredda e dura, la natura addormentata non regala frutti, serve il massimo sforzo per assicurarsi la sopravvivenza. Segno di Terra, Femminile, Cardinale, governato da Saturno, corrsiponde alla costituzione nervosa.
La Terra del Capricorno è dura e gelata, arida e fredda, infatti, questo è un segno molto severo, austero e di grande determinazione, ha scritto in sé le difficoltà e le capacità di sacrificare i piaceri per poter raggiungere scopi elevati e duraturi. Il vero animale araldico del Capricorno è lo stambecco, animale pesante e assorto, ricorre alla sua eccezionale muscolatura solo per arrivare sulle alte vette, dove piccoli pascoli lo sacrificano per avere il privilegio per vedere il mondo sotto di sé. Così spesso si comporta il nativo Capricorno paziente, tenace, con poco entusiasmo e di poche parole, ma dall'ambizione notevole e di una grande forza di volontà.
Di natura pessimista e diffidente, conta molto sulle proprie forze, non lasciando spazio al caso, tanto meno si affida alla fortuna o all'aiuto degli altri; ha obiettivi precisi e pianifica la sua azione, a volte anche tutta la sua vita.
Fondamentalmente materialista, da molta importanza agli aspetti concreti della vita in quanto per lui solida garanzia del futuro, riesce a dosare le proprie energie e risorse, è molto oculato e risparmiatore.
Non bisogna comunque tralasciare la componente ascetica, che a volte può portare a vie spirituali o filosofiche. Molto razionale, riflessivo, con un'intelligenza analitica, a volte lento nelle realizzazioni, meditate profondamente, di natura indipendente, autoritaria, se non può prendere posizioni direttive preferisce fare da solo.
Limitatamente socievole, mette sempre al primo posto i propri obiettivi, riservato e schivo, tiene rigidamente sotto controllo l'emotività, reprimendo le emozioni e nascondendo i sentimenti, in questo modo si è guadagnato la reputazione di segno freddo, malinconico e burbero.
Non è in effetti un prodigio di cordialità, spesso eccedo con l'autocontrollo e con giudizi molto rigidi, moralistici che non lasciano spazio alla compassione.
Bisogna riconoscere però al Capricorno la non ipocrisia, anche nei rapporti familiari riesce a guardare la situazione in maniera molto realistica senza cadere nella retorica dei luoghi comuni, sulle mamme sante e su padri degno di venerazione.
I suoi sentimenti sedimentano con lentezza, la sua stima è molto difficile da guadagnare ma diventa inossidabile, e da prova di grande fedeltà e dedizione per le persone che ama. La giovinezza non è un'età felice per il Capricorno, che lascia spazio alle amarezze, negandosi il piacere della spensieratezza, si lascia assorbire dalle responsabilità anche quando potrebbe farne a meno. Negli anni, invece, acquisisce maggiore sicurezza di sè e attenua il suo pessimismo, raggiungendo spesso delle posizioni solide. Nell'età matura, può avere maggiori soddisfazioni e raggiungere il suo traguardo più importante, quello della saggezza.
I nativi spesso si realizzano in maniera lenta, faticando e impegnandosi, non troviamo l'intervento della fortuna, le potenzialità del destino arrivano con un certo ritardo, ma una volta conquistata la vetta è loro per sempre.
La loro grande riservatezza può sconfinare in freddezza e indifferenza per i propri simili, la diffidenza può portare all'egoismo, la loro sobrietà e parsimonia innata li può condurre ad una vita frugale e portata alla'avarizia. L'ambizione può modificarsi in avidità di potenza e possesso materiale, il loro voler difendere il proprio spazio vitale può portare a prevaricazione, durezza verso i più deboli compiacenza verso chi ha potere.

Anatomicamente, il Capricorno corrisponde alle ginocchia, governa lo scheletro umano, la dentatura e la pelle. La resistenza dello scheletro agli attacchi del tempo è simile alla resistenza fisica dei nativi di questo ciclo stagionale, che pur apparendo gracili o malaticci, specie nell'età infantile, mano a mano che avanzano negli anni diventano sempre più robusti e resistenti raggiungendo spesso la longevità. I mali più frequenti del Capricorno sono spesso slogature, fratture e lesioni, specie alle ginocchia. inoltre è facile la formazione di sinoviti e borsiti, sia di tipo acuto che cronico. L'estrema sensibilità all'umido li porta ad affezioni reumatiche e atritiche. I denti sono un altro punto debole dei nativi che spesso ricorrono all'odontoiatria.
I Capricorno nel periodo adolescenziale soffrono di impurità di pelle, foruncoli o anche giovbanile, dovuti in buona parte a somatizzazioni di una fondamentale insicurezza, con rifiuto di accettrasi così come sono, unito a misantropia e pessimismo.
Saturno, il paianeta cher egge il segno, simbilizza la cristallizzazione, la condensazione, la spoliazione. Esspo ha il potere di bloccare gli organi che sono sotto la sua infleunza, per cui tutte le malattie osteo-articolari sono legate anche al Capricorno, inclusa la decalcificazione delle ossa, o le vere e proprie artrite, cioè le affezioni di natura infiammatoria che colpiscono le giunture.

Come Fiore di Bach, consiglio ai nativi del Capricorno, MUSTARD, per la profonda tristezza a volte inspiegabile, e anche per quelle depressioni che non hanno causa. 
WATER VIOLET per tutti i Capricorno che amano stare da soli, per fargli accettare la libertà dalle opinioni altrui e portarli ad una indipendenza tranquilla e intelligente.
Come fiori austrlaini, consiglio TALL YELLOW TOP, un fiore che è indicato per l'isolamento e la solitudine, è il rimedio per la manacanza d'amore perchè riconnette la mente al cuore, questo fiore al Capricorno renderà finalmente la sensazione di appartenere ad una casa, l'accettazione anche di se stessi e degli altri.
"Ora sono in grado di esprimere i sentimenti del mio cuore.
Ora sto aprendo il mio cuore ed entrando in contatto con altrre persone e con la Madre Terra"

A tutti i carissimi Capricorno tanti auguri, in particolar modo faccio gli auguri a mia figlia Eleonora, a mia madre Mariangela, alla mia carissima amica Marina, un abbrqaccio fortissimo anche se a volte le loro spine pungono.
Doriana

Nessun commento:

Posta un commento