giovedì 16 febbraio 2012

Non sapevo che i piccioni si mangiassero

Vent'anni fa da Roma mi trasferii a Todi, mio marito Marco lavora in Umbria, tra le tante cose nuove con cui sono venuta a contatto ho imparato a conoscere una cucina tutta diversa. Ho fatto la conoscenza anche di nuovi animali da cortile che io non credevo mai potessero essere mangiati.
La prima cosa che conobbi fu la "faraona", che credevo appartenesse ai tempi d'oro egiziani, invece è un volatile da cortile che viene cucinato in vari modi, debbo dire molto buoni.
Poi ho fatto la conoscenza del "piccione" che credevo volasse nei cieli soprattutto in quelli di Venezia.
Mentre una sera che eravamo invitati a cena da persone meravigliose, dopo varie portate mi si presenta nel piatto metà piccione arrosto, resto a guardarlo e non volevo essere scortese ma non riuscivo proprio ad assaggiarlo, la signora vede il mio comportamento e me ne chiede ragione allora spiego candidamente che non mangiavo "uccelli", e lei altrettanto candidamente mi risponde " ma questo non è un uccello è un piccione!". Da quella volta ho compreso che in Umbria è un piatto prelibato e lo si presenta per ospiti speciali.
Dopo tanti anni di rapporto con questa terra molto dura, fatta di animi altrttanto duri ma meravigliosamente antichi ho cercato di rivisitare le varie ricette locali in modi più vicini al mio modo di mangiare.
Così vi presento "Piccione e polenta".

Ingredienti per 4 persone:
2 piccioni
1 mazzetto di aromi (timo, rosmarino, salvia)
1 tazza di vino rosso per sfumare
1 tazza di vino rosso per marinare
4 cucchiai di olio di oliva
2 cucchiai di yogurt naturale intero
saleq.b

 Per la polenta:
1/2 litro di acqua
250gr di farina gialla tipo fioretto per polenta


Preparazione dei piccioni: tagliare in piccolissimi pezzi il piccione, metterlo in un contenitore con la tazza di vino, lasciare due ore in ammollo, quindi prendere i vari pezzi metterli in un tegame (il vino viene gettato) dove avremo versato l'olio e messo gli aromi ben legati e chiusi in una garza, questo in modo che non vadano poi in giro nel piatto.
Lasciare rosolare la carne a fuoco vivace. Quando sarà ben dorata aggiungere il vino, lasciando cuocere lentamente a fuoco basso. Dopo che il vino è quasi tutto sfumato mettere il sale ed incorporare i due cucchiai di yogurt. Lasciare cuocere ancora lentamente.

Preparazione della polenta: mettere l'acqua in un tegame abbastanza capiente, lasciarla scaldare, il trucco per una buona polenta senza grumi è non far bollire l'acqua ma raggiungere quel calore senza che arriva a bollire. A questo punto muniamoci di una frusta, e lentamente aggiungiamo la farina. Vi sembrerà molto lenta, ma man mano si addenserà, deve cuocere almeno mezz'ora a fuoco molto lento. Ricordatevi di mescolare.
Quando è cotta stenderla su un piatto piano e lasciare freddare.
Vi consiglio di preparare la polenta anche il giorno prima.
Quando è ben fredda tagliare delle piccole striscie e farla grigliare  nel forno o sopra una teglia di ghisa messa sul fornello.
Adesso allestite il piatto e buon appetito.
Doriana

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