venerdì 17 aprile 2015

Anni '60...

Sento spesso menzionare questi fatidici anni '60, avevo appena tre anni e sicuramente me ne infischiavo di cosa fossero tutti quei movimenti o mode dell'epoca! 
Certo è che quegli anni sono stati fondamentali per il grande cambiamento che abbiamo avuto, finita la guerra ci si ritrova più poveri, gli anni 60 hanno portato ricchezza, agiatezza, capacità imprenditoriali, voglia di divertirsi senza più affanni.
Ricordo meglio gli anni '70, gioventù, minigonne, liceo, amici, voglia incoercibile di vivere, di sognare, di percorrere strade nuove, senza paura. 
Si veleggiava verso il futuro immaginandolo perfetto e pieno di bello e di novità!
Il lavoro, la carriera, e che altro ancora?

Non è nostalgia, non ho mai provato questo sentimento triste fatto di rimpianti. Vivere e andare avanti, fare le cose quando serve e solo in quel momento.
Pensate che era l'inizio della Nutella, che io ho mangiato solo  tanti anni dopo, il tempo della prima pentola a pressione, mia madre la comprò subito, faceva risparmiare tempo. In casa c'era anche il televisore, una scatola enorme, che funzionava solo con un canale e solo la sera.
E poi venne l'aspirapolvere, una marca che ancora esiste, una Folletto, tutta accessoriata, ricordo perfettamente che era corredata anche da un attrezzo che serviva per dare la pittura sui muri.
Il personal computer nato nel 1960 dalla nostra famosa Olivetti, e poi i motorini, il Ciao che faceva sentire "fichi" tanto liberi.
Tutto questo per dire semplicemente, speriamo che anche questo momento poco allegro fatto di tanti sacrifici di rinunce; dove apparentemente non c'è stata una guerra, ma dove la devastazione è la stessa, possiamo tornare ad un nuovo 1960 di rinascita di allegra spensieratezza ed agiatezza, ma soprattutto ad avere lavoro, quella parola che al solo pronunciarla rende liberi e regala una grande dignità.

Buon venerdì a tutti

Doriana

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