martedì 6 dicembre 2016

Povero Renzi...

Di una cosa sono molto felice, che questo referendum ha ridato agli italiani la voglia e l'energia giusta per andare a votare!
Molti adesso danno le giuste sentenze, additando tutti quelli che hanno votato NO come dei piccoli esseri ignoranti, poco sensibili, che non hanno compreso le motivazioni di questo referendum.
"Popolino" che si lascia coinvolgere dalle patetiche idee "populiste", di personaggi che non comprendono le Ragioni di Stato, incapaci di comprendere che ci portavano ad una Italia migliore, piena di risorse (improvvise!), con possibilità lavorative enormi.
Mi sono sentita umiliata quando il PD ha voluto mettere gli italiani che hanno espresso il loro dissenso, non come si continua a dire, contro Renzi, ma contro una legge che modificava in modo non chiaro la nostra Costituzione!
Ma cosa dà il diritto a Renzi di credersi ancora così importante ed indispensabile da credere che era LUI quello da abbattere?
Il mio voto non è stato contro Renzi, che avrei preferito non lasciasse il Governo con queste dimissioni patetiche e teatrali, ma contro una legge incomprensibile, dove sfido qualsiasi persona non addetta ai lavori, possa comprendere!
Mi sono andata a documentare, ho cercato di comprendere cosa dicesse, ma a me piccola "populista" non è riuscita!
Come ho già detto nel mio precedente post, non è chiara, e non è chiaro perchè il popolo dovesse esprimere il suo parere su questo articolo, visto che era stata manipolata più e più volte senza pretendere il nostro consenso.
Cosa dovevamo avallare, il fatto che da soli avremmo distrutto quel poco che ci consentiva qualche minima decisione?!
Ho adorato Renzi, quando all'inizio della sua carriera politica declamava a gran voce la voglia di cambiare in meglio questo Governo, abolendo il Senato, riducendo i parlamentari, modificando tutti i diritti dei politici. Quando, come hanno fatto vedere ieri sera nel programma Piazza Pulita, un Renzi primi tempi con un camper se ne andava in giro per l'Italia parlando con i cittadini, promettendo uno Stato rigenerato dalla forza di questo giovane che vedeva il mondo con occhi diversi.
Si discute sugli errori di Renzi, ma sono evidenti e chiari sotto gli occhi di tutti, è partito dal basso parlando al cuore delle persone, che in lui hanno creduto, hanno sperato; poi ha assaporato il potere quello fatto di tappeti rossi, di amici potenti, che non guardano in faccia la povertà, perché credono fermamente che non esista, e chi è povero è il nulla, appartiene a quella classe di "populisti", che si lasciano prendere da poteri bifolchi e di destra!
Ed eccolo volare sopra tutto e tutti, regalarsi un club esclusivo di potenti banchieri, ma soprattutto che appartengano alla favolosa schiera dantesca toscana, gli unici che possano definirsi capaci di intendere e di volere. Quelli intelligenti, bravi, quelli giusti, corretti, che possono entrare alla Leopolda (un nome orribile, che fa pensare ad una prostituta paesana!).
Qualcuno gli consigliò di  "tornare ad essere simpatico", di rivolgersi semplicemente a quel pubblico che lo aveva desiderato, voluto, che aveva sperato in questo giovane forte baldanzoso, irrequieto e spesso irriverente, che facilmente si è lasciato prendere la mano e fatto condurre in quei meandri bui e asfittici, della solita politica italiana, fatta da inciuci, di belle frasi, senza avere mai una forza costruttrice.
E vogliamo parlare della spaccatura che si è avuta all'interno del PD, dove un fiume si è diviso in tanti rivoli, ognuno con il suo Leader, e dove ormai la forza, l'energia, si è spenta e frastagliata in discorsi simili se non uguali, ma sicuramente dove uno è meglio dell'altro, e tutti insieme vanno contro Matteo.
La scelta sbagliata di porsi in un legame indissolubile, rispetto al referendum come quello da scegliere e votare, per asserire il fatto che se avesse perso, (cosa per lui quasi impossibile), avrebbe lasciato il governo, e questo ha fatto ieri dimettendosi, con una lacrima che sgorgava e non usciva, con quell'aria fiera ma dimessa, come solo lui sa fare.
La compagnia della bella moglie, esibita negli ultimi tempi quasi come trofeo, alla quale ieri si appoggiava in modo drammatico come se fosse l'unica cosa a cui doveva legarsi.
Bello il portamento fiero della moglie Agnese, lo sguardo che una madre rivolge al proprio figlio quando sa che ha sbagliato e non ha dato ascolto ai suoi consigli, il camminare di fianco a lui senza però accennare ad un abbraccio, molto significativo!
Noi donne sappiamo vivere con il nostro orgoglio e forza al fianco di uomini altezzosi e irriverenti, con lo stesso amore della prima volta che ci ha fatto incontrare.

Ma dopo tutto questo chiacchiericcio mi chiedo: "dove sta la Ministro Maria Elena Boschi?"
Apro una ricerca, chi l'ha intercettata, in tutto questo straparlare di Renzi, lei che ha avuto un ruolo importante in tutto questo disquisire, dove si è nascosta, perché non abbiamo avuto il piacere di vederla al fianco di Matteo?!

Come preferisco fare vi lascio con una frase, bella ed importante.
"Chi fa qualcosa la rovina e chi la tiene la perde. Perciò il saggio non fa e perciò non rovina, non tiene e perciò non perde. La gente, nel curare i propri affari, spesso li rovina quando sono quasi portati a termine. Cura la fine come l'inizio, e allora non rovinerai nessun affare.
Perciò il saggio desidera di non desiderare, studia di non studiare, ritorna nel punto che tutti gli altri oltrepassano. Così aiuta lo sviluppo naturale di tutte le creature, ma non osa interferire."
Lao- Tzu


Sono certa che non saranno queste mie parole a far cambiare le cose, sicuramente si ripresenterà alle prossime elezioni, avendo mantenuto il suo incarico come Segretario del PD, ma se leggerà questo post, mi auguro che si fermi ad assaporare le parole di un saggio cinese!


Fede calma e coraggio ora mi appartengono.

Doriana

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