martedì 17 aprile 2012

Le favole aiutano

Proprio oggi mi tornavano in mente delle fiabe che raccontava mio nonno Francesco, il papà di mia madre. Uomo corpulento, nonno Francesco era un nonno latitante, molto intelligente, ma forse è stato poco "nonno".
Ricordo in particolare una fiaba che ritengo molto confacente a questi nostri momenti, grande paura, forte confusione, sembra quasi che tutto si stia disfacendo. Siamo diventati timorosi, inquieti, guardinghi, malfidati.
Ma soprattutto abbiamo ritirato fuori dalle nostre bisacce delle "qualità", che per lungo tempo avevamo dimenticate, siamo armati di perfidia, cattiveria, invidia.
Questo sarebbe il tempo di riscoprire l'umanità nella sua più alta spiritualità , la comunione di intenti, l'aiuto, il sentimento buono che unisce un essere umano all'altro.
Allora voglio raccontarvi questa fiaba per adulti, non certo per i temi sessualmente scabrosi a cui siamo abituati adesso, ma per la durezza del suo significato, che spero vi faccia meditare.
C'erano una volta due sorelle, Invidia e Malavolontà. Un giorno Invidia incontra la Fortuna, e questa vuole farle un regalo.
"Mia cara Invidia voglio donarti qualsiasi cosa tu mi chieda, ma ricorda che a tua sorella Malavolontà regalerò il doppio". Invidia pensa un poco su le parole della Fortuna, e dopo aver ben meditato dice così " cavami un occhio, così a mia sorella li cavi tutti e due".
Noi in questi terribili momenti riusciamo a ragionare in questo modo.
Vi lascio alla riflessione!
Doriana

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