lunedì 27 febbraio 2017

Saremo a Sanremo...

Dopo innumerevoli anni ho guardato Sanremo, non tutto perché troppo lungo, ma abbastanza per dire che è stata una performance veramente elegante, bella, con musica, senza tanto sfarzo, ma soprattutto con una conduttrice eccezionale Maria De Filippi.
La sua naturalezza nel presentare i concorrenti è stata una cosa nuova per questo tipo di spettacolo, senza tanti fronzoli e smancerie ha condotto tutto lo spettacolo con grazia e professionalità, con naturalezza e simpatia, accanto alla parte maschile di Carlo Conti, anche lui sempre impeccabile, educato, attento, mai volgare.
Sembra incredibile ma per la prima volta ho visto una conduttrice assistita da un conduttore, una donna affiancata da un uomo, forse che le cose stanno cambiando veramente?!
Tutti e due veramente gradevoli, hanno portato avanti il programma senza renderlo banale, scontato e troppo sfarzoso, che in questi momenti difficili italiani sarebbe stato di non grande gusto!
Parlare di musica da una profana come sono è molto difficile, diciamo che alcune canzoni mi sono piaciute, altre non le ho capite, ma alcune le ho trovate orribili.
Questo Festival che tende verso la melanconia temporale, che resta attaccato a modalità antiche e poco adatte ai nostri tempi, forse dovrebbe essere dismesso a favore di altri spettacoli musicali che ci facciano conoscere veramente nuovi cantanti, giovani autori, ma si può sempre restare attaccati a cantanti attempati, che cercano ancora di sopraffare i giovani con melodie romantiche, con rime amore-cuore, e poi voci che si strozzano in gola in quanto non più capaci di raggiungere tonalità elevate.
E poi che dire dello spettacolo in se fatto di abiti, trucchi e parrucchi, e di quanto siano costati i ritocchi di chirurgia!
Tra le vecchie glorie mi è piaciuta molto la Fiorella Mannoia, eleganza e ottima canzone, bella voce.
Tra i giovani Michele Bravi, molto gradevole la musica, intense le parole, direi bravo.
Abolirei tutto quel chiacchiericcio fatto dopo il festival, dove c'è sempre qualcuno che si lamenta del risultato, o che semplicemente asserisce di essere contento di aver partecipato.
Non credo nella sfruttata frase "basta partecipare", se uno insiste nonostante l'età della pensione a partecipare a queste manifestazioni, forse non è solo il partecipare che lo interessa ma è anche quella nostalgica idea di vincere ancora come era accaduto trent'anni prima.
Fa parte del nostro tempo, i vecchi non contenti di quello che hanno arraffato negli anni, non lasciano spazio ai giovani, sempre con l'idea che quello che loro hanno fatto e che continuano a fare sia la cosa migliore. Dovremmo imparare il rispetto, la gioventù dovrebbe imparare a pretendere quello che è loro diritto avere...un posto di onore in questa vita!





Lasciare spazio aiuta a vivere meglio!

Doriana

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